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Tuesday, November 05, 2013

FearlessInTheJungle meets art: Gruppo61


Gruppo 63 show in Milan; Marconi Foundation


L'arte come veicolo per esprimere se stessi , una pagina bianca , il modernismo essenziale , Gruppo 63 , dal 1963 ma così attuale , nonostante negli anni Cinquanta l'avanguardia era una caratteristica insopportabile e Demodè di un modo di essere , il Gruppo 63 crea la rivisitazione critica della modernità , a partire da un'idea, per distruggerla e reinventarla , lasciando a noi la bellezza del non finito e, a volte non capito, che oggi, dopo 50 anni rivive in una modernità inaspettata alla Fondazione Marconi .
L'obiettivo del Gruppo 63 , è stato ed è ripercorrere le vie degli scrittori in quegli anni , parlare con il coro di cento voci che diventano una, nell'abisso di astrattismo segnico e spazialismo, tra arte nucleare e Nouveau Réalisme , specchio dei problemi dell'uomo moderno , usciti dalle mani degli artisti che li hanno creati , 26 questa volta :
Giovanni Anceschi , Franco Angeli , Enrico Baj , Gianfranco Baruchello , Alighiero Boetti , Agostino Bonalumi , Enrico Castellani , Gianni Colombo , Dadamaino , Lucio Del Pezzo , Tano Festa , Giosetta Fioroni , Lucio Fontana , Emilio Isgrò , Jannis Kounellis , Renato Mambor , Piero Manzoni , Fabio Mauri , Gastone Novelli , Giulio Paolini , Pino Pascali , Achille Perilli , Arnaldo Pomodoro , Mimmo Rotella , Mario Schifano , Emilio Tadini.



The Art as a vehicle to express themselves, a white page, essential modernism, Gruppo 63, from 1963 but so current, despite in the fifties the avant-garde was a feature insupportable and demodè of a  way to live, the Gruppo 63 made a critical rivisitation of the modernity, starting with an idea, to destroy it and reinvent it, leaving us the beauty of unfinished and sometimes not understood, that today after 50 years live again in an  unespected modernity at Marconi foundation.
The goal of the Gruppo 63, was and is retrace the ways of the writers in those year, talking with the choir of one hundred voices which become one, in the abyss of Abstraction of signs and spatialism, between nuclear art and nouveau réalisme, mirror of the problems of the modern man, come out from artists' hands who created them, 26 this time:
Giovanni Anceschi, Franco Angeli, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Dadamaino, Lucio Del Pezzo, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Lucio Fontana, Emilio Isgrò, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Piero Manzoni, Fabio Mauri, Gastone Novelli, Giulio Paolini, Pino Pascali, Achille Perilli, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Emilio Tadini.











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